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Venezia76 – i veneti al Lido: IL PRIGIONIERO di Federico Olivetti

Venezia76 – i veneti al Lido: IL PRIGIONIERO di Federico Olivetti

Il regista padovano Federico Olivetti prodotto dalla veneziana Kama Productions a Venezia76 con Sabrina Impacciatore

Sarà uno degli eventi speciali alle Giornate degli Autori 2019 il cortometraggio del padovano Federico Olivetti, “Il prigioniero”, prodotto dalla casa di produzione veneziana Kama Productions, e girato a Padova ad autunno 2018. L’annuncio nel corso della conferenza stampa di martedì 23 luglio, in cui il direttore artistico delle Giornate degli Autori, Giorgio Gosetti, ha presentato il programma fittissimo dell’edizione 2019 alla 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Proiezione speciale, dunque, per il corto di Olivetti, che ha come protagonista Paolo Musio – attore teatrale patavino – e accanto a lui Sabrina Impacciatore (L’ultimo bacio e A casa tutti bene di Muccino, Passione di Cristo di Mel Gibson, Manuale d’amore di Veronesi, Sei mai stata sulla Luna? di Genovese) in quella che si potrebbe definire una breve storia di prigionia paradossale. Paolo e Maria sono due “sposini ordinari” che vivono alle porte del paese. Una mattina Paolo esce di casa per comprare del pesce e non torna più. Giù in paese, in piazza, una donna è stata derubata di una preziosa collanina da un malandrino sedicenne che riesce a scappare dopo il misfatto, e Paolo, incrociandosi con la donna e la gente del paese, viene additato dalla vittima e accusato del furto. Allora scappa ma alla fine viene acciuffato da un poliziotto e portato in una cantina. Lì il poliziotto gli ordina di stare immobile ad aspettare il suo ritorno. Nel frattempo la moglie, lo cerca in lungo e in largo.

Le riprese si sono svolte nell’autunno 2018 fra Padova e la sua provincia, avendo come cuore la cantina del palazzo Papafava di via Marsala, e alcune vie del centro storico, da via del Santo a via San Francesco, via Pio X, Porta Portello, via Francesco Petrarca, ponte Sant’Agostino, per spingersi anche sui nostri Colli Euganei, a Teolo. Il progetto cinematografico, ha coinvolto attivamente tutto il territorio: oltre al regista padovano Federico Olivetti, il Veneto infatti è stato uno dei protagonisti di questa avventura: spicca l’interpretazione dell’attore protagonista, Paolo Musio, padovano di nascita, diplomatosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, regista, autore di testi e adattamenti teatrali; accanto a lui l’intera troupe coinvolta composta da maestranze e professionisti veneti, riuniti in questo progetto da Kama Productions: casa di produzione con sede a Venezia e a Roma, fondata dal regista Riccardo Biadene, padovano di nascita, cresciuto a Venezia e formatosi a Roma che ha deciso negli ultimi anni di tornare a girare e produrre anche sul territorio veneto, insieme alla veneziana Silvia Jop. Nato a Padova e cresciuto ad Alessandria D’Egitto, Federico Olivetti, il regista, si è laureato in Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Padova e si è formato artisticamente grazie a Ipotesi Cinema, la scuola diretta da Ermanno Olmi, e alla New York University (Tisch School of the Arts). Insieme a Musio e Impacciatore nel cast figurano Franco Ravera, Mario Pirrello, Laura Serena, Emma Bertoli, Carlo Piron, Eleonora Panizzo, Giulia Briata,Nicola Andretta, Luisa Cont,i
Cesare Lanna, Francesco Scarpati, Mattia Pilon, Herbert Runggaldier. nella colonna sonora spicca il brano “Fà qualcosa” interpretato dalla grande Mina e scritto dagli autori Malgoni/Testa.

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BIO DEL REGISTA

Federico Olivetti si è laureato in Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Padova. Si è formato artisticamente presso Ipotesi Cinema, scuola diretta da Ermanno Olmi, e presso la New York University (Tisch School of the Arts). A New York ha seguito corsi di recitazione tenuti da Salem Ludwig e Geraldine Baron presso l’HB Studio. La sua formazione teatrale si è sviluppata in Italia, Francia, Germania e Polonia. Ha lavorato come assistente alla regia accanto a Gigi Dall’Aglio, Gabriele Lavia, Giancarlo Cobelli, Massimo Castri. È stato regista assistente di Luca Ronconi negli spettacoli “Infinities”, “Peccato fosse p*****a”, “Le baccanti” e “Le rane”, “Il professor Bernhardi” e nell’opera lirica “Il Barbiere di Siviglia”. Ha lavorato con Peter Stein come assistente e drammaturgo nello spettacolo “I Demoni” di Dostoevskij. Al fianco di Bruce Myers ha collaborato all’allestimento di “Romeo e Giulietta” per la scuola del Teatro Stabile di Torino. In Francia è stato assistente alla regia di Jacques Lassalle, Benno Besson e Bernard Sobel. Recentemente ha lavorato con Anatolij Vassil’ev partecipando al progetto europeo Isola della Pedagogia. Come attore ha recitato, in “Sei personaggi in cerca di autore” diretto da Carlo Cecchi e in “Don Giovanni” di Molière e “Delitto e Castigo” di Dostoevskij diretto Anton Milenin. Al cinema ha recitato nel film “La parola amore esiste” diretto da Mimmo Calopresti. È stato assistente di Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana e Mimmo Calopresti. Tra le regie teatrali da lui firmate, figurano “Persona”, “Sonata d’Autunno”, “Les Riens di Ingmar Bergman”, “La signorina Else” di Arthur Schnitzler, “Onora il padre e la madre” di Krzysztof Kieslowski, “Il tempo e altrove” di Ulla Isaksson, “Creditori” e “Danza di morte” di August Strindberg. Federico ha diretto e scritto vari cortometraggi. Tra questi, “L’Ospite”, un dramma psicologico ispirato dai Demoni di Dostoevskij. Presentato nel 2015, ha ottenuto in tutto il mondo più di cinquanta selezioni ufficiali e premi. “Sottoterra”, una fiaba misteriosa, è stato presentato nel 2016, e ha ricevuto più di sessanta selezioni ufficiali e premi da festival internazionali. Infine, Federico ha diretto, scritto e prodotto “Verso Casa”, un mediometraggio che, al momento, sta partecipando a vari festival internazionali.

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KAMA PRODUCTIONS

Kama Productions è una giovane casa di produzione con sede a Venezia e Roma che ha come principale vettore creativo il cinema e le arti performative.

KAMA ha prodotto il documentario ‘Aquagranda in crescendo’ di Giovanni Pellegrini (2017), ha coprodotto con FIND Fondazione India Europa di Nuovi Dialoghi il documentario ‘Alain Daniélou Il Labirinto di una Vita’, di Riccardo Biadene (2017) e ha prodotto “Il Prigioniero” un cortometraggio di Federico Olivetti (2019) selezionato alla Giornate Degli Autori in occasione della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Al momento è impegnata nella produzione del film documentario “L’URLO – Fuga dalla Libia”, soggetto di Piero Messina e Michelangelo Severgini, regia di Michelangelo Severgnni e Riccardo Biadene. Ha distribuito, in collaborazione con Reading Bloom, il film documentario “Still Recording” di Saeed Al Batal, Ghiath Ayoub, Syria (2018) presentato alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella 33. Settimana Internazionale della Critica e il film documentario “MAMBOR” di Gianna Mazzini (2019).

KAMA coproduce il principale festival di arte e cultura indiana in Italia, il Summer Mela ed è partner artistico ed esecutivo della rassegna Isola Edipo durante la Mostra del Cinema di Venezia.

Ilaria Rebecchi è una giornalista veneta appassionata ed esperta di comunicazione a 360°.
Ama parlare, scrivere e raccontare storie, soprattutto se riguardano ciò che è bello, dalle arti alle idee e ai personaggi.
Multitasking creativa dal digitale alla carta stampata, è anche copywriter e digital strategist con nel cuore la critica musicale e cinematografica.

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